- Dobbiamo andare a casa
- Ma dov'è?
- Di là, o di là. Non mi ricordo...
Di e con: Daniele Bianco e Florian Vuille
Produzione: Grande Giro
Co produzione: Espace Escaut BE
Con il sostegno di: DECS – Repubblica e Canton Ticino fondo SWISSLOS.
Un orbo ed uno storpio cercano la strada per tornare a casa. Il tempo li ha portati lontani e non ricordano più il cammino. A casa la mamma li aspetta. Forse. Forse è invecchiata, forse è morta o se ne è andata, li ha abbandonati. Forse si sono solo persi.
Per continuare devono mangiare e per mangiare fare soldi e allora si improvvisano musicisti di strada e cantano il loro dolore la loro rabbia, la nostalgia e l'allegria di essere ancora vivi.
Chiedono due spiccioli e ripartono con la loro sedia a rotelle, divenuto carretto pieno di strumenti abbriccicati coi loro pochi averi, la loro casa.
Due personaggi Beckettiani che si scoprono essere sani e senza deformazioni, stanno bleffando, stanno cercando un modo di vivere giocando tra ironia e cinismo, tra onestà e finzione.
Molte domande e che non trovano soluzioni ma solo la possibilità di “perdere tempo” qualsiasi cosa succeda nel loro cammino.
Un'allegoria della ricerca quotidiana della verità esistenziale in lotta con la voglia di nascondersi dietro fortezze inespugnabili da dove guardare il mondo senza essere in pericolo. Ognuno costruisce le sue corazze che però sono anche una zavorra per “volare” liberi.